|
Sito FILLEA-CGIL: Gli infortuni mortali del 2006
Il sito riprende ed aggiorna i casi di infortunio sul lavoro, con esito mortale, avvenuti nel 2006.
Taranto: crolla solaio, morto un operaio
TARANTO - Un 26enne e' rimasto ucciso a Taranto dal crollo di un solaio in una costruzione dove erano in corso lavori per la realizzazione di infissi. L'uomo, estratto vivo, e' deceduto appena giunto in ospedale. (Agr)
Data 22.11.2004
CORRIERE DELLA SERA
Romeno cade da impalcatura. Ferito un operaio alla Scala
Un operaio romeno che stava lavorando alla ristrutturazione del Teatro alla Scala è precipitato nel vuoto da tre metri. Non è grave. È accaduto alle 15,20 in via Verdi. Costantin L., 31 anni, regolare con i documenti, è caduto a terra a causa del cedimento della base del pontile dove lavorava all'impianto di climatizzazione. Il capogruppo dei Ds in Comune, Emanuele Fiano, ha presentato un'interrogazione al vicesindaco Riccardo De Corato per chiedere chiarimenti.
Data 21.09.2004
CORRIERE DELLA SERA
Ancora ignote le cause dell'incidente, aperta un'inchiesta
Roma, crolla Palazzo Esposizioni: 3 feriti gravi
Cede il solaio del Museo nazionale d'arte moderna in via di ristrutturazione. Cinque operai colpiti
ROMA
- Crollo poco dopo le 9 di mattina nel Museo Nazionale d'Arte Moderna in via
Nazionale a Roma. Circa 250 metri quadri di soffitto hanno improvvisamente
ceduto mentre alcuni operai stavano eseguendo lavori di ristrutturazione del
solaio (l'intero edificio è chiuso per lavori). Cinque persone, secondo le
ultime ricostruzioni, sono state investite dai detriti e sono state liberate dai
vigili del fuoco.
FERITI - È
di cinque feriti, dei quali tre gravi, il bilancio del crollo del solaio
all'interno del Palazzo delle Esposizioni. Per quanto riguarda i feriti gravi,
due sono ricoverati al Policlinico, l'altro all'ospedale S.Giovanni. Nel
cantiere lavoravano le maestranze di una associazione temporanea di imprese, di
cui fanno parte la Sac Spa e la Igit Spa. Al momento non si conoscono le cause
del crollo, anche se, secondo alcune fonti, un carro ponte - una carrucola che
serve per trasportare i materiali per la costruzione - è precipitato facendo
crollare un solaio e quello immediatamente sottostante. Per ragioni di sicurezza
le adiacenti via Milano ed il tunnel che passa sotto al Quirinale - a 200 metri
dal luogo dell'incidente - sono stati chiusi al traffico.
L'EDIFICIO - Secondo
il sito web del Palazzo delle Esposizioni (www.palazzoesposizioni.it), la
riapertura della struttura è prevista entro la fine del 2004. L'edificio,
situato in via Nazionale, si sviluppa su una superficie di più di 10.000 metri
quadri, articolati su tre livelli, per ospitare eventi culturali: un importante
piano monumentale per le grandi mostre, l'area del primo piano dedicata alla
fotografia e a iniziative d'arte moderna e lo spazio Sottozero per l'arte
contemporanea.
L'INCHIESTA - Lesioni
personali colpose. È questo il reato ipotizzato dalla Procura di Roma che ha
aperto un'inchiesta sul crollo di questa mattina. Il procuratore aggiunto
Gianfranco Amendola, che coordina le indagini, ha disposto il sequestro
dell'area interessata. «Il cantiere era stato controllato nel febbraio scorso
dall' 'Osservatorio comunale sulle condizioni del lavoro a Romà ed era
risultato tutto in regola», ha detto l'ingegner Sandro Cossetto che dirige
l'Osservatorio.
Data 14.09.2004
CORRIERE DELLA SERA
14 set 11:20 Bergamo: incidenti sul lavoro, grave operaio 27enne
BERGAMO - Un operaio di 27 anni e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Lecco dopo che ieri e' rimasto vittima di un incidente sul lavoro in una ditta di Casirate d'Adda, nel bergamasco. Il giovane stava lavorando vicino ad una pila di casse che contenevano materiale ferroso, uno di questi contenitori e' caduto ed e' finito in testa all'operaio. La vittima, residente a Trucazzano (Milano), e' stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e i medici si sono riservati la prognosi. (Agr)
Data 14.09.2004
CORRIERE DELLA SERA
Cade da un’impalcatura. Grave un imbianchino
L’impalcatura ha improvvisamente ceduto e l’imbianchino è precipitato da un’altezza di circa sette metri, cadendo pesantemente sull’asfalto. Subito soccorso, l’uomo è quindi stato trasportato all’ospedale Niguarda, dove i medici gli hanno riscontrato una frattura al femore e una lesione alla colonna vertebrale ed è stato ricoverato con prognosi riservata. Vittima dell’infortunio sul lavoro è Francesco D.L., 45 anni, imbianchino. L’uomo, nel pomeriggio di ieri, stava tinteggiando una facciata di uno stabile in ristrutturazione, in via Caccialepori 31, vicino a via Rubens, quando - per motivi ancora da accertare - l’impalcatura non ha retto e l’operaio è caduto nel vuoto. Lanciato l’allarme, sul posto sono arrivate le Volanti della polizia, l’ambulanza e l’auto della guardia medica del 118. Anche i tecnici dell’Asl hanno messo a verbale l’accaduto. Sull’incidente probabilmente verrà aperta un’inchiesta per stabilire eventuali responsabilità. Francesco D.L. lavorava regolarmente per una ditta edile che si occupa anche di ristrutturazioni immobiliari.
Data 08.09.2004
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Operaio albanese schiacciato da pressa
VARESE - Un operaio di origine albanese, Marinaj Rrok, di quarantotto anni, è morto schiacciato da una pressa meccanica in un’azienda di Daverio, in provincia di Varese. L’uomo è rimasto intrappolato nel macchinario usato per la demolizione di materiale metallico. Inutili i tentativi dei vigili del fuoco di Varese e del personale del «118» per salvarlo.
Data 29.07.2004
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Operaio
muore schiacciato dal braccio della gru nel cantiere della nuova Fiera
Tragedia
durante i lavori a Rho-Pero
Un
minuto di silenzio a Palazzo Marino. Il sindacato: ignorate le norme di
sicurezza
Infortunio sul lavoro
mortale, nell’area del grande cantiere dove si sta realizzando il polo
fieristico di Rho-Pero. La vittima è Massimo Petterossi, un operaio di 50 anni
che abitava a Giove (Terni), rimasto schiacciato dal braccio di una gru. La
tragedia è accaduta verso le 13 di ieri nel cantiere gestito dalla Pavimental
Spa, la società che sta realizzando il collegamento autostradale tra l'A8 dei
Laghi con il polo fieristico: un'opera viabilistica imponente che dovrà essere
completata entro aprile del prossimo anno. Petterossi, operaio specializzato e
caposquadra addetto al movimento e al controllo delle gru, stava smontando un
braccio metallico lungo una decina di metri. La vittima dell’incidente era uno
specialista dell’assemblaggio. Un’operazione che faceva da oltre vent’anni,
quasi ogni settimana: usando una mazza metallica, rimuoveva i bulloni che
univano i tre pezzi metallici del braccio della gru. Per cause in corso di
accertamento da parte dei carabinieri, della polizia locale e dei tecnici
dell'Arpa di Rho, il braccio si è piegato in due schiacciando Massimo
Petterossi. Inutili sono stati i soccorsi prestati dai colleghi di lavoro:
l'operaio è morto sul colpo. Per rimuovere il pesante braccio metallico sono
dovuti intervenire i vigili del fuoco di Milano. La gru che doveva essere
spostata in un altro settore del cantiere è stata messa sotto sequestro.
Il 14 novembre scorso, si era verificato un altro incidente mortale ma
all’interno del polo fieristico. La vittima, Umberto Tani, un imprenditore di
63 anni, di Origgio, era precipitato da un'altezza di 10 metri mentre stava
posando alcuni pannelli ma in un padiglione della fiera. Il 12 maggio scorso
invece otto operai, impegnati nello scavo della galleria della metropolitana,
erano stati investiti da un carrello e erano rimasti feriti. Ieri, in consiglio
comunale a Milano, è stato osservato un minuto di silenzio per la morte
dell’operaio. Giorgio Roilo, segretario della Camera del lavoro, denuncia «i
ritardi con cui ancora oggi, nonostante tutti gli allarmi lanciati ripetutamente
dal sindacato, vengono applicate le norme di prevenzione dei rischi alla salute
e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto nel settore dell'edilizia».
Data 16.07.2004
Silvano Santambrogio
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Morto carpentiere di 57 anni. Precipitato da un ponteggio
BERGAMO - Un carpentiere di Gorno , Enrico Guerinoni, 57 anni, è morto agli Ospedali Riuniti di Bergamo per le gravi ferite riportate nella caduta da un ponteggio. L’uomo stava smontando un’impalcatura a Cisano Bergamasco quando è caduto nel vuoto facendo un volo di 10 metri.
Data 01.06.2004
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia
Lavoro, tragedia in cantiere. Giovane muore schiacciato
Muratore travolto dal ponteggio in zona Forze Armate
Neppure il tempo di gridare e i quattro ponteggi di ferro che stava issando con l’argano gli sono piombati addosso. Un colpo tremendo che ha ucciso Giacomo Cardinale, 29 anni, palermitano, sposato e padre di tre figli. Inutili i soccorsi: quando l’automedica è giunta sul posto il muratore era già morto. I pesanti ferri gli avevano sfondato la testa e rotto la colonna vertebrale. È accaduto ieri verso le 15.30, nel cortile di via Anguissola 22, in zona Forze Armate dove, dall’inizio di maggio si stanno ristrutturando le facciate di due palazzi di sette piani. Giacomo Cardinale, che lavorava per la ditta «Delta Ponteggi» di Premongo di Settala, ha agganciato le barre e ha poi cominciato a tirarle su per farle arrivare al compagno di lavoro, al sesto piano, per concludere il ponteggio. Ma, a una decina di metri di altezza, un fermo si sarebbe sganciato, facendo precipitare al suolo il pesante carico. L’urlo del collega della vittima non è servito a evitare che i ferri gli finissero addosso, uccidendolo.
Data 19.05.2004
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Precipita da 25 metri Gravissimo un operaio
Precipitato dall’ottavo piano di un palazzo dell’Aler di via Salomone, un operaio di 34 anni è stato trasportato ieri mattina in eliambulanza all’ospedale San Gerardo di Monza, dove i medici lo hanno sottoposto a un lungo intervento. Le sue condizioni sono gravissime. E’ accaduto attorno alle 11 quando, assieme a un compagno di lavoro, Giovanni G. è salito sul tetto dello stabile per fare alcune riparazioni. Pur avendo in dotazione l’imbracatura di sicurezza, l’uomo, forse intralciato nei movimenti, ha preferito non adottare alcuna misura di sicurezza. Ma, perso l’equilibrio, è caduto nel vuoto da un’altezza di circa 25 metri.
Data 30.01.2004
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Operaio muore schiacciato
Dall’inizio dell’anno sono 24 le vittime sul lavoro nella provincia
Tragedia in cantiere nel Bresciano, l’uomo colpito da un braccio meccanico
BRESCIA - Ancora una morte bianca in provincia di Brescia, ventiquattresima tragedia sul lavoro dall’inizio dell’anno . E’ successo ieri pomeriggio in un cantiere edile di Bagnolo Mella, comune della Bassa, a pochi chilometri dal capoluogo, dove un operaio è stato colpito da un pesante braccio meccanico. Ucciso sul colpo. La vittima si chiamava Francesco Orizio, 42 anni, originario di Castegnato ma residente a Castrezzato. Sposato e padre di due figli, era alle dipendenze di un’azienda bresciana impegnata nella ristrutturazione di un'ex cantina.
L'incidente è accaduto attorno alle 15,30. Secondo una prima ricostruzione l'uomo aveva appena terminato la gettata di calcestruzzo. Improvvisamente, per cause in corso di accertamento, è ceduto il terreno su cui era posizionato il piedino del carro-pompa e il braccio meccanico del camion, collocato proprio sopra la postazione dell’operaio, ha investito violentemente la vittima, schiacciandole la testa.
Scattato l'allarme attraverso il 118, in cantiere è accorsa l'eliambulanza dell’ Ospedale Civile di Brescia ma non c’era ormai più niente da fare: troppo gravi le ferite provocate dall’ urto.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale, i carabinieri di Bagnolo Mella e i vigili del fuoco di Brescia. Dopo i rilievi, la salma è stata trasportata nella sala mortuaria di Manerbio.
L'ennesima morte bianca nel Bresciano, da sempre al vertice della classifica degli infortuni sul lavoro, ha subito mobilitato le organizzazioni sindacali di categoria. L’edilizia in particolare rappresenta uno dei comparti produttivi più a rischio non solo in provincia dal momento che nel 2003 in Lombardia si sono finora contate 41 vittime (220 in Italia).
Duro il commento di Francesco Cisarri, segretario generale della Fillea-Cgil: «Siamo indignati di fronte a questa tragedia. Purtroppo nell’edilizia le regole della sicurezza continuano a non essere rispettate e nel triangolo Brescia-Bergamo-Milano ci sono ancora troppi cantieri irregolari».
Data 17.12.2003
S.Po.
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia
Nuova Fiera, un morto sul lavoro
Rho, due incidenti nel cantiere: imprenditore precipita e perde la vita. Un operaio ferito
RHO — Infortuni sul lavoro, giornata nera: un morto, un ferito gravissimo e un terzo operaio con le gambe fratturate. Due incidenti sono avvenuti nel cantiere del polo fieristico a Rho. Per oggi le organizzazioni sindacali hanno indetto un'ora di sciopero e, secondo il segretario cittadino degli edili di Milano, Marco Di Girolamo, la ditta, di cui l'uomo che ha perso la vita era amministratore unico, non sarebbe registrata all'Asl. Prese di posizione anche di Giorgio Riolo, segretario della Camera del Lavoro. La vittima dell'infortunio mortale si chiamava Umberto Tani, 63 anni, titolare della C.T.I. Montaggi srl, di Uboldo in provincia di Varese. L'artigiano, che aveva ricevuto un subappalto per lavori di montaggio delle copertura di alcuni edifici prefabbricati, ieri mattina alle 11,30, mentre pioveva a dirotto, è salito sul tetto per eseguire dei controlli. Secondo i rilievi effettuati dai carabinieri, dalla polizia locale e dai tecnici della Asl, il piccolo imprenditore mentre stava camminando per ispezionare dei pannelli del controsoffitto non si è accorto che uno di questi non era stato fissato. Con il suo peso l'ha fatto uscire dal binario ed è precipitato da circa 9 metri: la morte è stata istantanea. Dai primi controlli sembrerebbe che Umberto Tani indossasse l'imbracatura di sicurezza, ma non l'avesse ancorata al gancio di sicurezza presente lungo il corridoio da ispezionare. Una secondo infortunio nel pomeriggio, nello stesso cantiere, dove un operaio rumeno ha avuto una gamba spezzata durante le operazioni di stoccaggio di pannelli prefabbricati. Ora è ricoverato in ospedale con prognosi di 40 giorni. Il nuovo Polo fieristico precisa comunque che nel cantiere di Rho-Pero sono state adottate tutte le misure di sicurezza concordate lo scorso febbraio con le parti sociali in seguito a un'intesa fra le prime nel suo genere a livello provinciale. Gravissime anche le condizioni di un terzo operaio - Achille Borlenghi, di 59 anni - caduto da sette metri in un cantiere di via Ripamonti 101. Ora è in coma farmacologico al Fatebenefratelli.
Data 27.11.2003
Silvano Santambrogio
CORRIERE DELLA SERA
Incidente
sul lavoro Grave un giovane operaio
Stava
manovrando il braccio di una gru. Da terra, con un telecomando. Per
spostare su un camion alcune lastre di marmo. All’improvviso il pesante
carico si è staccato e lo ha travolto in pieno. Giuseppe L., operaio di
19 anni, ora sta lottando tra la vita e la morte al Policlinico. Il
giovane è stato accolto con riserva di prognosi al centro di rianimazione
per i gravissimi traumi riportati. Ancora incerte sono le cause
dell’infortunio sul lavoro. Stando ai primi accertamenti, effettuati
dalla polizia Scientifica della questura, pare che l’anello di sostegno
della gru abbia ceduto all’improvviso. Per questo la procura di Milano
ha aperto un’inchiesta: il magistrato vuole accertare nei particolari la
dinamica dell’incidente e stabilire se esistono eventuali responsabilità. |
Data 10.09.2003
CORRIERE DELLA SERA Cronaca di Milano |
Incidenti sul lavoro in calo, ma ogni mese 116 morti
ROMA
- Oltre 110 morti ogni mese sul lavoro: i dati dell'Inail sull'andamento degli
incidenti sul lavoro nel 2002 registrano un calo sia degli incidenti complessivi
(da 1.004.380 a 967.785 con una riduzione del 3,6%) sia degli infortuni mortali.
Ma a perdere la vita a causa del lavoro nel 2002 sono stati ancora in molti:
1.397 persone, un dato che anche se in calo rispetto alle 1.438 del 2001,
significa una media si avvicina alle quattro persone morte al giorno. I dati
diffusi oggi dall'Istituto per gli infortuni sul lavoro segnalano un aumento
degli infortuni in itinere (quelli che si subiscono sulla strada per il lavoro).
Nel 2002 gli infortuni in itinere complessivi sono stati 59.318 (+15,7%), 313
dei quali mortali (+30% rispetto ai 241 del 2001). L'Inail segnala che il calo
degli infortuni totali dovrebbe comunque considerarsi ''piu' significativo'' di
quanto si legga a prima vista poiche' si e' realizzato di fronte a una crescita
dell'occupazione (315.000 nuovi occupati nel 2001, +1,5%). Rispetto agli altri
paesi europei l'Italia ha un tasso di incidenza degli infortuni vicino alla
media per quanto riguarda il complesso degli incidenti (4.046 casi ogni 100.000
abitanti contro i 4.037 dell'Ue a 15 nel 2000) ma nettamente peggiore per quanto
riguarda i casi mortali (3,3 ogni 100.000 occupati rispetto ai 2,7 della media
europea). Hanno una media peggiore di quella italiana sui casi mortali il
Lussemburgo (6,7), il Portogallo (6,1), Austria (5,1), Spagna (4,7) e Francia
(3,4).
La riduzione degli infortuni e' piu' consistente nell'agricoltura ma l'industria
per la prima volta dopo quattro anni registra una inversione di tendenza. Nel
settore industriale l'Inail segnala 894.653 incidenti complessivi nel 2002
(-3,1%) per la prima volta un dato con il segno meno dal 1998. In agricoltura
nel 2002 si sono registrati 73.132 incidenti (-9,3%) un dato che risente anche
del calo dell'occupazione nel comparto. In calo comunque - sottolinea l'Inail -
anche l'indice di incidenza degli infortuni: se quello complessivo e' sceso da
tra il 2001 e il 2002 da 46,7 a 45,3 ogni 1.000 occupati quello dell'industria
e' sceso da 45 a 43,7 e quello dell'agricoltura da 77,6 a 74,4. La regione piu'
a rischio infortuni e'l'Umbria. Nella regione si rischia di subire un incidente
quasi il doppio rispetto al Lazio. Se si considera la media nazionale pari a 100
(nel periodo 1998-2000) in Umbria l'indice di frequenza infortunistica e' 142,
seguita dalle Marche (131) e dall'Emilia Romagna (129,4). Tra le regioni piu'
virtuose (anche grazie alla presenza significativa di lavoro nei servizi, meno
pericoloso di quello industriale), il Lazio (68,4 l'indice degli infortuni,
oltre il 30% inferiore ala media), seguito dalla Campania (70) e dalla Sicilia
(71,4). Il settore piu' pericoloso e' l'industria dei metalli (186,4 rispetto al
100 medio di tutti i settori) seguito dall'industria della trasformazione
(180,1) e dall'industria del legno (176,1). Solo al quarto posto le costruzioni
(165,9) anche se nel settore (insieme ai trasporti) c'e' una delle piu' alte
incidenze di infortuni permanenti e mortali. Il comparto meno rischioso e'
l'intermediazione finanziaria (15,8), seguito dall'istruzione (30,3) e
dall'industria del petrolio (37,9) che supera per sicurezza anche il lavoro
nella pubblica amministrazione (53).
Data 07.07.2003
Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
Ciclista travolta da una betoniera
Tragico incidente stradale ieri mattina in via Farini all’angolo con piazzale Maciachini
Vent’anni, studentessa della Bocconi, muore sotto le ruote dell’automezzo
Una bicicletta nel punto cieco di una betoniera lunga nove metri. Una distrazione prima di svoltare a destra. Intorno alle 9,45 di ieri, Elena Abate, 20 anni compiuti il 21 giugno scorso, è stata travolta mentre era in sella alla sua mountain bike, all’incrocio tra via Farini e piazzale Maciachini. Alla guida della betoniera c’era Giuseppe F., 33 anni, che poco prima aveva scaricato una fornitura di calcestruzzo in un cantiere vicino. L’uomo è stato denunciato per omicidio colposo. Elena Abate era una studentessa della Bocconi, iscritta al primo anno. Viveva con la famiglia in via Menabrea, a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente. Insegnava ballo latino-americani e aiutava la società sportiva dell’oratorio. In serata amici e abitanti del quartiere si sono riuniti per una veglia nella parrocchia di Santa Maria alla Fontana. Tre anni fa, la nonna della ragazza è morta nella stessa zona, in via Livigno, anche lei investita da un camion.
Data 25.06.2003
Santucci
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Operaio schiacciato da un’autocisterna
Infortunio mortale a Colturano durante l’asfaltatura della Sordio-Bettola
La vittima sarebbe svenuta prima di essere investita
COLTURANO
- Un operaio di 39 anni, Luigi Moccia, di Borgo San Giovanni (Lodi), è morto
ieri mattina poco dopo le 9 sulla strada provinciale Sordio-Bettola,
all’altezza di Colturano. L'uomo, dipendente della «Colombo srl» di Sant'Angelo
Lodigiano, incaricata dalla Provincia di Milano del rifacimento dell’asfalto
nel tratto Mediglia-Colturano, è stato investito da uno dei mezzi impegnati nei
lavori. Sono ancora in corso gli accertamenti sulla dinamica dell'incidente.
Dalle prime testimonianze raccolte da carabinieri e addetti del Nucleo tutela
del lavoro dell'Asl 2 di Melegnano, sembra che l'operaio si sia sentito male,
forse per il caldo, già asfissiante fin dalle prime ore del mattino. Moccia,
secondo quanto raccontato dai colleghi, sarebbe svenuto proprio alle spalle di
un'autocisterna per la distribuzione del bitume.
L’autista del pesante automezzo non si è accorto del collega per terra e,
facendo retromarcia, lo ha investito. Inutili tutti i tentativi di soccorso:
Moccia, schiacciato dalla cisterna, è morto sul colpo.
Il traffico sulla Provinciale, già difficoltoso proprio per la presenza del
cantiere, è rimasto bloccato per alcune ore, con ripercussioni sull’intera
zona.
Data 25.06.2003
B.Sa.
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
San Raffaele, incidente sul lavoro. Muratore cade da un’impalcatura
Stava lavorando su una impalcatura innalzata per ristrutturare il padiglione «Dibit2» dell’ospedale San Raffaele, in via Olgettina, quando alle 11 di ieri mattina ha perduto l’equilibrio ed è precipitato da un'altezza di tre metri e mezzo. Il muratore, un ecuadoriano di 34 anni, in Italia con regolare permesso di soggiorno, è andato a sbattere con il volto per terra e ha subito un forte trauma cranico-facciale. I compagni di lavoro lo hanno subito aiutato e l’hanno portato al vicino pronto soccorso: la prognosi è riservata. Secondo i medici dello stesso ospedale che lo hanno preso in cura, il manovale centro americano - seppur in gravi condizioni - non corre pericolo di vita.
Data 24.06.2003
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Cade da un’impalcatura, è grave
TREZZO SULL’ADDA - Incidente sul lavoro ieri pomeriggio in via Brasca, nei pressi del centro storico. Intorno alle 16, un muratore di 63 anni è caduto dall’impalcatura di un cantiere allestito per ristrutturare un edificio. L’uomo è stato trasportato d’urgenza in elisoccorso all’ospedale Sant’Anna di Como. Ha un trauma cranico: le sue condizioni sono gravi, ma non sembra in pericolo di vita.
Data 10.06.2003
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Cade dal tetto di un capannone Morto operaio ucraino di 34 anni
PIEVE EMANUELE - Un altro infortunio sul lavoro in provincia di Milano. Intorno alle 17 di ieri un operaio ucraino di 34 anni, D. B., residente a San Giuliano Milanese, è morto cadendo da un’impalcatura di 10 metri. Stava eseguendo lavori di manutenzione al tetto di un capannone industriale in via Sardegna 7, a Fizzonasco, frazione di Pieve. L’operaio è scivolato, ha sfondato il lucernaio ed è precipitato all’interno del capannone. D. B. è morto sul colpo.
Data 04.06.2003
CORRIERE DELLA SERA
Cronaca di Milano
Tragedia sul lavoro, muore operaio
Incidente in un’azienda di Crema. La tuta della vittima si è impigliata nel macchinario
L’uomo tranciato da una sega circolare. Avrebbe finito il turno dopo pochi minuti
CREMA - Tragico incidente sul lavoro in una carpenteria di Crema. Michele Gaffuri, operaio di 38 anni, è stato dilaniato dalla lama della sega circolare che stava manovrando ed è morto dissanguato. Gaffuri, uno dei dipendenti più esperti, avrebbe terminato il turno delle 21 di lì a pochi minuti. Stava tagliando una grossa lastra di ferro quando, per cause ancora sconosciute, un lembo della tuta di lavoro si è attorcigliato attorno alla lama. L’uomo non è riuscito ad azionare il dispositivo di spegnimento della sega e il dramma si è consumato in pochi istanti, anche perché nessuno degli altri operai presenti nello stabilimento in quel momento si trovava accanto a lui. Quando l’ambulanza è arrivata sul posto, Gaffuri era in stato di semincoscienza: inutili i tentativi di rianimarlo. Sulle cause dell’incidente mortale indaga il commissariato di Crema.
Data 28.05.2003
P.Lo.
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia
Incidente sul lavoro. Operaio perde la vita
BERGAMO - Un uomo morto e una donna grave in due incidenti sul lavoro. Ad Albino, è morto un muratore albanese, Frederik Prenga, 37 anni, travolto da una massa di terra franata mentre lavorava alla realizzazione di un'autorimessa. A Osio Sotto una donna è stata investita dall’esplosione di una bombola di metano. I medici le hanno amputato una gamba.
Data 21.05.2003
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia
Incidente in cantiere. Morto operaio irregolare
E' morto dopo un mese dalla caduta nel cantiere in cui lavorava come muratore. Ioan Negruser, 38 anni, rumeno domiciliato a Gerenzago (Pv) senza permesso di soggiorno,si era infortunato il 21 marzo a Castel Goffredo (Mantova). Negruser, che lavorava per conto di un connazionale, era caduto da un ponteggio di 4 metri.
Data 23.04.2003
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia
Operaio schiacciato da muletto manovrato dal collega
BERGAMO - Un operaio di 26 anni, Ronald Zorzan,
residente a Costa Mezzate, è rimasto schiacciato sotto un muletto manovrato da
un compagno di lavoro ieri pomeriggio nel piazzale della Ipa, azienda di
Calcinate che produce prefabbricati in cemento. L’infortunio è il settimo
dall’inizio dell’anno nella Bergamasca. L’esatta dinamica dell’incidente
è ora al vaglio dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Secondo una prima
ricostruzione, il giovane sarebbe stato travolto da un muletto che stava
spostando alcune stecche di cemento. Forse proprio il materiale ha impedito al
conducente di vedere Ronald Zorzan. Tutto è avvenuto in una frazione di
secondo. L'operaio è riuscito solo a lanciare un urlo, ma non ha potuto evitare
l’impatto con il muletto. I soccorsi prestati dai compagni di lavoro non sono
serviti a scongiurare il peggio.
Il giovane proprio pochi giorni fa era stato eletto delegato nelle Rsu aziendali
in rappresentanza della Filca-Cisl. I sindacati hanno indetto per questa
mattina, dalle 10 alle 12, uno sciopero. Durante l’astensione dal lavoro si
terrà anche un’assemblea per valutare quale azioni intraprendere per
rilanciare il tema della sicurezza.
Data 10.04.2003
C. Zap
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia
Schiacciato da un macchinario. Muore operaio marocchino
COMO - Schiacciato da un macchinario sul luogo di lavoro. L’incidente, ieri, alla Chemiplastica di Carbonate (Co). Allal Bendahmane, 46 anni, marocchino residente a Tradate, è morto schiacciato da una benna meccanica. L’uomo stava lavorando su un silos quando il macchinario si è messo in moto, forse attivato inavvertitamente.
Data 02.04.2003
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia
Incidenti sul lavoro, due morti
Operaio travolto dall’argilla, taglialegna schiacciato da un albero
VARESE - Hanno
tentato di salvarlo scavando con le mani, strappando la terra che lo aveva
sepolto ma per Pasquale Gencarelli, operaio di 52 anni, non c’è stato niente
da fare: una frana l’ha completamente ricoperto e soffocato ieri pomeriggio
all'interno di una cava di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. La tragedia
è avvenuta poco prima delle 16, sotto gli occhi di numerosi compagni di lavoro
della vittima e all'interno della cava Rossetti. Gencarelli era dipendente della
ditta Cosmo che stava eseguendo dei lavori all'interno della cava; l'operaio era
alla guida di una ruspa: aveva il compito di spostare alcuni cumuli di terra
argillosa, residuo del lavaggio della ghiaia estratta dalla cava. L'operaio ha
fermato la ruspa per una pausa, i colleghi l'hanno visto scendere per
sgranchirsi le gambe: secondo quanto ricostruito dai vigili del fuoco, dalla
parete della montagna di terriccio che Gencarelli stava smuovendo, si è
staccata una gran massa di argilla che ha ricoperto completamente l'operaio. I
compagni di lavoro si sono precipitati sul posto: hanno iniziato a scavare con
le mani ma è stato tutto inutile. Quando i medici del 118 sono arrivati alla
cava i colleghi di Gencarelli avevano estratto la vittima fino alle spalle ma il
corpo era già privo di vita. Il sostituto procuratore di Busto Arsizio, Roberto
Craveia, ha ordinato il sequestro dell’area in cui è avvenuto l'incidente e
anche della scavatrice; un'inchiesta amministrativa è stata aperta anche dal
servizio per la sicurezza sui luoghi di lavoro dell'Asl di Varese.
Drammatico incidente anche nei boschi dell’Alta Brianza: ieri poco prima delle
19, mentre stava ultimando di tagliare un albero, un 67enne, Luigi Spreafico,
residente in via al Maglio di Oggiono (Lc), è rimasto schiacciato. Era solo e
l’allarme è giunto 40 minuti dopo alla centrale operativa del 118 e ai vigili
del fuoco. Nonostante la rianimazione, per l’uomo non c’è stato nulla da
fare: è deceduto un’ora dopo. Pensionato e appassionato di lavori di
giardinaggio e lavori di taglialegna, era molto conosciuto. Lascia moglie e due
figli.
In Lombardia l'ultima tragedia è di due giorni fa a Cernusco sul Naviglio, dove
un operaio è stato ucciso dallo scoppio di una cisterna di metanolo all'interno
di una fabbrica. L'esplosione ha provocato il ferimento di altre sei persone.
Data 19.03.2003
C.Del.
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia
La gru tocca i cavi dell’alta tensione. Operaio folgorato
Aveva 26 anni e abitava a Solferino. Salvato dalle gomme il conducente del mezzo
GUIDIZZOLO (Mantova) - Una distrazione fatale
è costata la vita ad un giovane operaio, morto folgorato ieri in un
cantiere a Rebecco di Guidizzolo, nel Mantovano. Roberto Moi, 26 anni,
cagliaritano, da qualche anno residente coi genitori a Solferino, da terra
stava tenendo in mano il gancio dell'autogru manovrata da un collega. Né
lui, né chi era alla guida del mezzo si è accorto di essere fermo proprio
sotto i cavi della linea Enel a 15 mila volt. E quando il braccio meccanico,
spostandosi, ha toccato la linea dell'alta tensione, il giovane è stato
colpito da una scarica letale. Il gruista in cabina è stato invece salvato
dagli pneumatici del mezzo, che l'hanno isolato da terra. La tragedia si è
consumata pochi minuti prima di mezzogiorno. I due operai, dipendenti di una
ditta del paese, erano appena arrivati nel cantiere, alle spalle di una
fornace per laterizi, dove sarebbe dovuto sorgere un nuovo capannone
industriale. Stando alla testimonianza fornita dall'operaio che conduceva l'autogrù,
avrebbero dovuto sgombrare dall'area alcuni manufatti prefabbricati, per
consentire la posa delle fondamenta. Roberto Moi, da terra, tenendo le
braccia appoggiate al gancio della gru, ha iniziato a dare indicazioni al
collega su come manovrare. Senza però rendersi conto di quanto il braccio
meccanico fosse vicino ai cavi dell'alta tensione. Le urla di un altro
operaio hanno fatto capire al gruista, che dalla cabina non poteva vedere i
cavi della linea Enel, quello che era successo. Ogni soccorso è stato però
vano. Ora carabinieri e Asl, subito intervenuti per un sopralluogo, sono al
lavoro per individuare eventuali responsabilità.
Quella di ieri è la quarta tragedia del lavoro nel Mantovano in meno di un
mese, la seconda in due giorni.
Data 07.03.2003
Luca Angelini
CORRIERE DELLA SERA
Lombardia